07 gennaio 2007

Ode a una bellezza...

Caro Lettore dato il mio tono molto melodrammatico maestosamente utilizzato da me ora volgio cadere un po in basso e scendere di livello al quanto con futilità...
Ti racconto l'apparizione di Adone davanti miei occhi e per renderla ambigua e piu interessante ai tuoi occhi la descrivero in modo androgeno come un edillio fra Adone e Mirra....parliamo di bellezza!!!

Credo la perfezione fisica sia impossibile ma ciò nonostante a volte, del tutto rare, pochi esseri sembrano essere usciti dal grembo di Venere e bagnati dei suoi elisir...I miei occhi sono stati testimoni di un tale prodigio di Madre Natura che per seminare invidia dispiacere e ira sui comuni mortali insignificanti decide di deliziare il mondo di DEI viventi...che sono un affascinate visione!

Come dalla schiuma del mare sorge Venere o Afrodite cosi sorge all'orizzonte di una giornata grigia fra la nebbia una luce abbagliante (non erano i fari di una macchina) una bellleza però altrettanto accecante...
Nera chioma e perfetta nelle sue morbide onde e che la visione lascia intuire un profumo intenso di ambrosia...ciocche nere come una notte sterile di luce lunare...alcune piccole ciocche che noscondono in modo intrigante i profondi occhi di un blu oltreoceano profondo...occhi laguidi brillanti e padroni di uno sguardo fiero e consapevole della bellezza straordinaria e rara...dagli occhi lunghe ciglia con una curva infinita che accentua lo splendore del colore degli occhi...il naso perfettamente simmetrico con il volto di una bellezza degna dei migliori quadri di Michelangelo e che avrebbe fatto impallidire l'immagine riflessa sulla superficie del lago di Narciso...la bocca morbida come cotone e di un roseo intenso appena bagnata da un nettare permesso solo agli Dei...

Se angeli potessero camminare fra noi sicuramente questo essere degnato di una bellezza cosi incomparabile sarebbe uno di loro perche la sua visione è come camminare fra nuvole e perdere la percezione del reale...

Una bellezza che ti toglie il respiro abbaglia gli occhi e fa tremare le gambe...una visione...

O come diceva...B...
Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall'abisso, Beltà? Il tuo sguardo, infernale e divino, versa, mischiandoli, beneficio e delitto: per questo ti si può comparare al vino.
Riunisci nel tuo occhio il tramonto e l'aurora, diffondi profumi come una sera di tempesta; i tuoi baci sono un filtro, la tua bocca un'anfora, che rendono audace il fanciullo, l'eroe vile.

Sorgi dal nero abisso o discendi dagli astri? Il Destino incantato segue le tue gonne come un cane: tu semini a casaccio la gioia e i disastri, hai imperio su tutto, non rispondi di nulla.

Cammini sopra i morti, Beltà, e ti ridi di essi, fra i tuoi gioielli l'Orrore non è il meno affascinante e il Delitto, che sta fra i tuoi gingilli più cari, sul tuo ventre orgoglioso danza amorosamente.

La farfalla abbagliata vola verso di te, o candela, e crepita, fiammeggia e dice: "Benediciamo questa fiaccola!" L'innamorato palpitante chinato sulla bella sembra un morente che accarezzi la propria tomba.

Venga tu dal cielo o dall'inferno, che importa, o Beltà, mostro enorme, pauroso, ingenuo; se il tuo occhio, e sorriso, se il tuo piede, aprono per me la porta d'un Infinito adorato che non ho conosciuto?

Da Satana o da Dio, che importa? Angelo o Sirena, che importa se tu - fata dagli occhi vellutati, profumo, luce, mia unica regina - fai l'universo meno orribile e questi istanti meno gravi?

1 commento:

krepa ha detto...

che descrizione perfetta mi hai fatto!?!?!?

ahahahah...scherzo...

Chi sei tu?