18 gennaio 2007

Impossibili?

Non sono chiara a volte o comprensibile e il palare di te è forse troppo presto o troppo tardi...presto perche non ho ancora accettato l'idea di non averti e rinunciato a te e forse non lo farò mai e tardi perchè non ci sei piu e sei esistito per troppo poco tempo.
Non mi è comprensibile il pensarti e chiedermi come saresti stato e cosa avrei potuto insegnarti e tu a me...come ci saremo capiti o forse no...saresti stato un po come me o diverso...
Queste e tante altre le domande su di te e il vuoto, il silenzio che mi porterò dentro mi rendono questi momenti difficili in cui ti penso...
Prima di te non avevo ancora capito o forse non volevo ancora vedere quale dono meraviglioso potevo essere capace di dare e dopo di te...il nulla o peggio...il senso di colpa, la rinuncia, il pentimento e il male di saper di non potere tornare indietro nel tempo e rimediare...
Non avrei potuto darti molto e forse neanche adesso lo potrei fare...e di certo non mi serve a giustificarmi e in qualche modo il voler farmi perdonare è perchè chiedo perdono a me stessa...il parlarti in questo modo è il cercare di mitigare la mia colpa e scusarmi del non essere capace di perdonare me...
Potrei elencarti tutte le mie paure per giustificare la mia scelta e non cambierebbe niente perchè non servono...potrebbero essere legitime ma la paura piu grande forse sarebbe stata il non poter fare e darti il tutto ma in fondo è la ragione piu banale di tutte...
La lotta eterna nel mio mondo è con me stessa e non con te anche se sei la conseguenza del non riuscire a convivere con me stessa le mie sensazionie i miei sentimenti....forse prima di tutto dovrei solo guardarmi allo specchio e per una volta vedermi veramente...l'immagine che mi sembra di vedere ora (e lo è stato sempre) è distorta, fragile e non reale... ma anche se arriverò a vedere me stessa un giorno tu continuerai ad esistere in me nonostante il tuo breve essere nella mia vita che è stato come un secondo e mi sembra IMPOSSIBILE che quel soffio che tu sei stato abbia portato tutta questa tormenta nel mio essere!
Ma se tutto ha una ragione e uno scopo il tuo mi è chiaro e anche se triste devo ringraziarti di essere per un istante esistito...
Ho scritto mille parole quel giorno per non dimenticare l'amaro della disperazione, il terrore della perdita e il dolore fisico e morale ma per soffrire meno e in realtà sollevare un peso dalla mia coscenza le ho cancellate e ora tutte le volte che ti penso quelle parole scorrono davanti ai miei occhi e il tutto di riempie del vuoto del fatto che non ci sarai mai.
Facile dopo riempire il cuore di giustificazioni, ragioni, scuse per qualcosa che ho scelto io e nessuno mi ha obbligatoa farlo.
Difficile il momento ma anche in quel momento non sono riuscita a guardarti per vergogna paura e colpa...
Impossibile? Dimenticarti lo sarà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Pensare
che non ti penserò più
è ancora pensarti.
Lasciami allora provare
a non pensare
che non ti penserò più.

Antico maestro Zen

sunshine after the rain ha detto...

grazie del moto zen...mi piace moltissimo lo ZEN...e provverbi orientali...

Chi sei tu?